Nuovo Rito della Messa

Exemple

Nuovo Rito della Messa

A partire da Domenica 29 novembre, prima domenica di Avvento per il rito romano, entra in vigore la III edizione del Messale Romano in lingua italiana, approvata dalla Congregazione per il Culto Divino lo scorso 16 luglio 2019. In attesa della nuova edizione del Messale Ambrosiano, l’Arcivescovo ha promulgato per le comunità di rito ambrosiano il Nuovo Ordinario della Messa, che recepisce – fermo restando le peculiarità ambrosiane – le modifiche già apportate nel Messale Romano, decretandone l’uso a partire dalle Messe Vigiliari di sabato 28 novembre, III domenica di Avvento ambrosiano, così da allineare anche la chiesa di Milano alle variazioni introdotte nelle comunità di rito romano.

La maggior parte delle variazioni riguarda le formule proprie del sacerdote, in particolare nella traduzione delle Preghiere Eucaristiche. Alcune modifiche, tuttavia, toccano anche le preghiere pronunciate dal popolo. Una su tutte, viene adottata per l’uso liturgico la nuova versione del Padre Nostro presente nella traduzione della Bibbia C.E.I. del 2008:

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

Altre variazioni significative nelle parti che coinvolgono il popolo riguardano la preghiera del Confiteor:

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

La parte iniziale del Gloria:

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, …

E l’invocazione che precede la Comunione del sacerdote, che diventa:

Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello.

Cui segue la consueta risposta, invariata, del popolo:

O Signore, non sono degno…