Azione Cattolica, in origine “Società della Gioventù Cattolica”, nasce nel 1867 dall’iniziativa di Mario Fani e Giovanni Acquaderni con il motto “Preghiera, Azione, Sacrificio” che racchiude il programma a cui si ispira la nuova associazione: la devozione alla Santa Sede, lo studio della religione, la testimonianza di una vita cristiana, l’esercizio della carità.
Ristrutturata completamente nel 1923, con la costituzione di quattro sezioni separate (la Federazione Italiana Uomini Cattolici, la Società Gioventù Cattolica Italiana, la Federazione Universitari Cattolici Italiani e l’Unione Femminile Cattolica Italiana), durante il Ventennio rimane l’unica realtà extraregime a possedere la legittimità di operare in maniera più o meno autonoma fino al 1931, quando Mussolini, cogliendo la minaccia presente nell’attività formativa svolta dai circoli di AC, ordina la chiusura dell’associazione, contravvenendo agli accordi precedentemente raggiunti.
Negli anni ’70 Azione Cattolica fa proprie le istanze del Concilio Vaticano II e decide di rinnovare la struttura organizzativa. Con il nuovo statuto, promulgato nel 1969, si sottolinea ancora di più la necessità di mettersi a servizio della Chiesa locale.
Azione Cattolica è un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità, collaborando con i Sacerdoti.